A Mantova il Festivaletteratura 2014
- 28 Agosto 2014
- Pubblicato in Cultura e Spettacolo
Si rinnova a Mantova, dal 3 al 7 settembre, l’appuntamento con Festivaletteratura.
Tra gli scrittori stranieri presenti il premio Pulitzer Elizabeth Strout, considerata tra le più profonde e raffinate interpreti della narrativa americana contemporanea, Rafael Chirbes, scrittore che ha saputo raccontare nei suoi romanzi la complessa trasformazione della Spagna dalla fine della guerra civile al tramonto delle facili illusioni di inizio millenio, Annie Ernaux, autrice di potenti romanzi in cui l’occasione autobiografica incontra poi temi sempre universali, David B., ritenuto uno dei più grandi narratori del fumetto a livello internazionale, Julian Fellowes, universalmente noto come autore della serie televisiva Downton Abbe, Elif Shafak, narratrice che ha rivendicato alla letteratura un ruolo politico fondamentale nel superamento delle barriere culturali che dividono Oriente e Occidente, Robert Macfarlane e Jean-Christophe Rufin che ci riportano al viaggio come ricerca di sé ed esplorazione del mondo, Jostein Gaarder, che sarà chiamato a riflettere su letteratura e ambiente.
Tra i narratori italiani presenti quest’anno a Mantova Alberto Arbasino, Ermanno Rea e Sebastiano Vassalli, insieme a scrittori che recentemente si sono imposti all’attenzione della critica come Francesco Pecoraro, Elisa Ruotolo e Giulio Questi. Tornano poi a Festivaletteratura Pierluigi Cappello , Donatella Di Pietrantonio, Antonio Moresco, Paolo Nori, Lidia Ravera, Chiara Valerio e – per la narrativa per ragazzi – Francesco D’Adamo e Fabrizio Silei.
Gipi sarà uno dei principali protagonisti degli incontri dedicati al graphic novel. Gaetano Cappelli e Piersandro Pallavicini daranno vita a un incontro dedicato alla nuova commedia italiana, e sempre sul filo dell’ironia si svolgerà il dialogo tra Diego De Silva e Francesco Piccolo. Il tradizionale focus sul giallo italiano vedrà la partecipazione di Elisabetta Bucciarelli, Roberto Costantini, Sandrone Dazieri, Patrick Fogli, Davide Longo e Stefano Tura. Claudio Magris parlerà dei diversi tavoli della letteratura, di come un autore possa mantenere distinti e vicini il tempo della narrazione, l’impegno saggistico, la scrittura privata e di corrispondenza. Stefano Benni verrà a spiegare a che cosa serve la letteratura. Incanto e consapevolezza si fondono nel Laboratorio di magnetismo rivoluzionario, durante il quale i Wu Ming insieme a Mariano Tomatis tenteranno di ricreare gli esperimenti tra magia razionale, mesmerismo e uso illusionistico della parola, capaci di innescare sommovimenti paragonabili a quelli che ha innescato la Rivoluzione Francese.
Nella ricorrenza del centenario della Prima guerra mondiale, Festivaletteratura cercherà di restituire voce e volto agli uomini gettati in battaglia, attraverso due appuntamenti che vogliono riavvicinare alla nostra sensibilità e intelligenza un evento che ci sembra ormai infinitamente distante. Grazie ad una installazione nella Cripta di San Sebastiano sarà possibile ascoltare le voci dei tanti italiani chiamati alle armi, così come sono rimaste nelle interviste rilasciate da molti soldati dopo la guerra, o trasposte nei diari e nelle lettere arrivate fortunosamente fino a noi e recuperate grazie al paziente lavoro degli studiosi di storia popolare. Alla Sagrestia dell’Archivio di Stato, attraverso la consultazione dei registri dei ruoli matricolari, si potranno invece ricostruire le vicende militari di parenti e antenati che hanno partecipato alla Grande Guerra.
Sempre intorno al primo conflitto mondiale, il programma del Festival prevede anche alcuni eventi di narrativa, con protagonisti Andrea Molesini, doppiamente impegnato su questo tema con Hans Tuzzi e con Fabrizio Silei, il vincitore del Premio Goncourt Pierre Lemaitre, Chiara Carminati e Pia Valentinis, e soprattutto l’anteprima nazionale di E Johnny prese il fucile, l’audiodramma in ascolto olofonico tratto dall’omonimo romanzo (e poi film) di Donald Trumbo, diretto da Sergio Ferrentino e interpretato da Marco Baliani.
La memoria anche come narrazione orale entra a Festivaletteratura in un progetto finalizzato a rileggere alcune figure della cultura italiana del Novecento, la cui vicenda personale è rimasta finora, in tutto o in parte, poco riconosciuta. Con testimoni d’archivio Festivaletteratura punta a raccogliere, dalla viva voce di persone che sono state a lungo a loro vicine, il racconto sull’attività, sulle relazioni intellettuali, sulle passioni. Tra le altre, si segnalano le testimonianze di Raffaella Podreider su Rosa Genoni, misconosciuta pioniera della moda italiana del Novecento, di Carlo Zucchini sulle relazioni intellettuali di Giorgio Morandi e di Cesare Gallo sull’industriale e mecenate Riccardo Gualino.
La memoria torna anche nella sezione dedicata alla poesia come modalità privilegiata per riprendere il dialogo con alcune figure del Novecento che hanno lasciato un’eredità viva e parlante alle generazioni immediatamente successive: a Umberto Bellintani si rivolgeranno Antonio Prete e Nella Roveri; a Mahmoud Darwish Suad Amiry, Mourid Barghouti ed Elisabetta Bartuli. A Raffaello Baldini sarà dedicato un tributo per pianoforte e letture di Romagna da Carlo Boccadoro e Paolo Nori.
A completare la proposta di poesia saranno gli incontri con Jorie Graham – considerata una delle più alte voci della poesia americana contemporanea -, Chandra Livia Candiani, Alba Donati, Vivian Lamarque e il gradito ritorno dell’inglese Roger McGough per un doppio appuntamento con i grandi e con i bambini.