L’Italia risulta essere un obiettivo “non secondario” dell’Isis, in quanto culla della cristianità.
Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nel corso di un’informativa alla Camera.
Il titolare del Viminale ha però chiarito che
non vi sono per adesso “evidenze investigative di progettualità terroristiche nel nostro Paese”.
Alfano ha alzato il livello di guardia sottolineando che il terrorismo di matrice religiosa dell’Isis “veste anche abiti europei, lanciando una sfida senza precedenti alla sicurezza globale”, in quanto “è un’organizzazione che ha risorse che nessun’altra prima ha avuto”.
Al ministero dell’Interno risultano 48 persone passate dal nostra Paese e andate a combattere in Siria. Tra queste due con passaporto italiano, il giovane genovese Delnevo ucciso in Siria nel giugno dello scorso anno.
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