Nel 2014 prosegue l’emorragia di imprese nel commercio e nel turismo. Nei primi sei mesi dell’anno la media è stata di 302 chiusure al giorno a fronte di 190 aperture, per un saldo finale negativo di più di 20mila unità. Un bilancio, peggiore di quello registrato nei primi sei mesi dell’anno nero 2013, durante il quale il saldo tra chiusure e aperture nel Commercio e nel turismo era in perdita di circa 14mila unità. E’ questo il dato principale che emerge dalle rilevazioni sui primi sei mesi del 2014 dell’Osservatorio Confesercenti su Commercio al dettaglio e attività del Turismo. A pesare è soprattutto il calo delle iscrizioni: nei primi sei mesi del 2014 le nuove aperture sono state quasi 10mila in meno rispetto all’anno precedente.
Il peggior saldo negativo si registra nel commercio al dettaglio in sede fissa: il settore perde oltre 26mila imprese e ne guadagna poco più di 12mila, con un saldo finale in rosso di quasi 14mila unità. Anche in questo caso, si segnala un peggioramento rispetto allo stesso periodo 2013, quando sparirono circa 11.300 imprese.
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