“Siederò sulla panchina sulla quale vorrebbero stare tutti gli allenatori: per me è un orgoglio che Carlo Tavecchio abbia pensato a me”. Si è presentato con queste parole Antonio Conte, nuovo allenatore della nazionale italiana di calcio. Per lui un contratto biennale, per traghettare gli azzurri ai prossimi europei del 2016.
“Non pensavo di tornare in pista dopo 35 giorni, immaginavo quest’anno di aggiornarmi a livello tecnico-tattico, di imparare le lingue e aspettare magari a fine stagione la chiamata di un top club. Poi è arrivata la telefonata del presidente Tavecchio e ho fatto le mie riflessioni – ha spiegato Conte – Le sfide mi hanno sempre esaltato, se la prima telefonata è stata interlocutoria, nella seconda il presidente ha capito di aver fatto breccia nel mio cuore”.
Il primo impegno ufficiale per il nuovo ct è l’amichevole con l’Olanda, a Bari, il 4 settembre. “Tutti i calciatori italiani sono convocabili, ma la convocazione va meritata – ha detto – Io valuto il giocatore, ma anche gli uomini, guardo a quel che succede in campo e anche fuori. Ho sempre fatto così: tra un buon giocatore ottimo uomo e un ottimo giocatore buon uomo, scelgo sempre il primo. Sono un allenatore che guarda tutto a 360 gradi, la mia esperienza mi ha insegnato che solo gli uomini ti aiutano a superare le difficoltà. Tutti mi devono dimostrare, dentro e fuori dal campo, di avere grande voglia di giocare in Nazionale”.
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