Nel terzo trimestre del 2016, il personale ispettivo del ministero del Lavoro ha riscontrato illeciti nel 61% delle aziende controllate.
Nello specifico, in occasione dei controlli sono stati trovati 30.416 lavoratori occupati “in nero”, dato in aumento di circa l’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Sono stati inoltre adottati provvedimenti di sospensione dell’attività nei confronti di 5.483 aziende, a causa dell’impiego di personale non dichiarato in misura pari o superiore al 20% di quello presente al momento della visita ispettiva, con una leggera contrazione rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.
Sono inoltre stati accertati fenomeni di esternalizzazione irregolare dei processi produttivi nei confronti di 8.962 lavoratori, con un considerevole incremento, pari a +86%, rispetto ai dati rilevati nel periodo dal primo gennaio al 30 settembre dell’anno precedente.
Altre significative irregolarità riscontrate hanno inoltre riguardato la riqualificazione di numerosi rapporti di lavoro fittizi, di fatto consistenti in veri e propri rapporti di lavoro subordinato (5.601), dato anch’esso in aumento (+4%) rispetto a quello rilevato nei primi tre trimestri del 2015.
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