Massima allerta in Centro Italia, per l’emergenza neve e terremoto che sta mettendo a dura prova la macchina dei soccorsi.
“È stata una notte complicata – ha spiegato stamattina il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio – sia per la gestione dell’emergenza dovuta al maltempo sia per il raggiungimento dell’hotel “Rigopiano” a Farindola, sul Gran Sasso, spazzato via da una immensa slavina. La struttura è stat raggiunto alle 4.30 della notte da uomini valorosi, che di fronte a una situazione veramente al limite sono riusciti a mettere in sicurezza due persone, e che stanno ancora lavorando anche per far arrivare i mezzi di soccorso, in condizioni davvero proibitive”.
“Siamo in costante contatto con la Prefettura, che ha nominato un direttore tecnico dei soccorsi – ha continuato Curcio – e faccio un appello ai mezzi di comunicazione: manteniamo il rispetto per chi sta lavorando, per le persone all’interno della struttura e per i loro familiari. Ho visto che ogni tanto si mettono in giro delle voci, faccio appello al senso civico”
Per quanto riguarda l’evoluzione dei fenomeni meteorologici, prosegue Curcio, “la situazione sarà complicata ancora per tutta la giornata di oggi nelle regioni Lazio, Marche e Abruzzo. Come sistema di protezione civile abbiamo concentrato le forze e la struttura è mobilitata nella sua interezza. È un sistema complessivo costituito dalle amministrazioni centrali, dalle regioni, dalle forze armate, dal Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, dalle forze di polizia, dai volontari, dai sindaci e dai numerosi cittadini che mettono in pratica i comportamenti corretti. Abbiamo anche contatti con le strutture private, che in accordo con i comuni concorrono al lavoro per raggiungere i luoghi più isolati”.
“Vorrei sottolineare un’ultima cosa – ha concluso il capo dipartimento – io non amo la polemica, ma chiedo di poter lavorare nel rispetto per le persone che si stanno impegnando in mezzo alle difficoltà. Ci sono stati due eventi eccezionali, che già da soli avrebbero creato difficoltà di azione. Sono due eventi che non solo comportano una gestione attenta e coordinata, ma che hanno due risposte diverse dal punto di vista operativo. Per la parte meteo, infatti, si cerca di dire ai cittadini di rimanere nelle proprie abitazioni, se sicure, mentre per la parte sisma i cittadini devono essere portati fuori. Mettere insieme questi due elementi è estremamente complicato, e chi non ha compreso questo non fa un buon servizio né al Paese né alle persone che stanno lavorando e che hanno lavorato nelle scorse ore, negli scorsi giorni e negli scorsi mesi. Il sistema della protezione civile rappresenta il Paese, e credo che il Paese vada rispettato”.
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