Nel secondo trimestre, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 9,6%, con un aumento di 0,9 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 1,4 punti percentuali nei confronti dello stesso periodo del 2015.
Lo comunica l’Istat, spiegando che l’aumento congiunturale deriva da una crescita del reddito disponibile delle famiglie consumatrici significativamente più sostenuta rispetto a quella dei consumi finali (1,3% e 0,2% rispettivamente) A fronte di tale dinamica, il potere d’acquisto è aumentato dell’1,1%. In termini tendenziali il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato del 2,8% mentre la crescita del potere di acquisto è stata del 2,9%.
Sempre secondo l’Istat, che ha diffuso il conto trimestrale delle amministrazioni pubbliche, la pressione fiscale è stata pari al 42,3%, segnando una riduzione di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari allo 0,2%, in miglioramento di 0,7 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre del 2015.
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