Nel secondo trimestre del 2016 l’Istat certifica una battuta d’arresto dell’economia italiana, con il Pil rimasto invariato.
Va meglio sul fronte dell’offerta di lavoro, con il numero degli occupati che cresce dello 0,8%. Trend che riguarda tutte le tipologie di impiego: dipendenti a tempo indeterminato (+0,3%), contratti a termine (+0,6%) e autonomi (+1,2%).
A livello territoriale, l’aumento è maggiore nel Mezzogiorno (+1,4%) in confronto al Centro (+0,8%) e al Nord (+0,6%). Il tasso di occupazione sale di 0,5 punti, soprattutto per i 15-34enni (+0,8 punti) e per i 50-64enni (+0,6 punti).
Prosegue a ritmi più sostenuti il calo degli inattivi, soprattutto per la componente degli scoraggiati. Il tasso di disoccupazione, dopo la stabilità dei due trimestri precedenti, diminuisce in lieve misura (-0,1 punti) rispetto al trimestre precedente e di 0,6 punti rispetto allo stesso trimestre del 2015 con un calo tendenziale di 109 mila disoccupati.
La maggiore partecipazione dei giovani al mercato del lavoro è testimoniata anche dalla diminuzione, rispetto al secondo trimestre del 2015, della componente dei “Neet”, cioè i giovani che non studiano né lavorano, diminuiti di 252mila unità.
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