Il Milan non diventerà di proprietà cinese. Almeno, non a breve.
Nel corso dell’assemblea dei soci, riunita oggi, l’ad rossonero Adriano Galliani ha comunicato ufficialmente che il closing, previsto per il 3 marzo, è slittato a data da destinarsi.
“Non si sono verificate le condizioni per il closing con la cordata cinese guidata da Sino-Europe Sports. Fininvest sta lavorando per trovare un accordo in tempi brevi”, ha spiegato.
Forte disappunto è stato espresso dai piccoli azionisti del club, insoddisfatti anche per i risultati sportivi conseguiti dalla squadra.
“I cinesi avranno di sicuro un business plan: lo facciano vedere – ha detto il loro rappresentante, Giuseppe La Scala – Devono dimostrare di avere capitali anche per ripianare il prossimo bilancio che, si dice, avrà un rosso da 75 milioni di euro, per dare garanzie alle banche sui 220 milioni di euro di debiti, e poi per fare la prossima campagna acquisti, perché non possiamo continuare a batterci solo per l’Europa League”.
L’assemblea dei soci si è conclusa con la proposta di Fininvest di non deliberare sui punti all’ordine del giorno.
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