Milano è la città che riesce, più di tutte, ad accogliere i flussi migratori, ad attrarre talenti e finanziamenti per ricerca e innovazione, ad agevolare l’uso degli spazi pubblici, a garantire alti livelli di sicurezza e legalità. Sulla base di questi e altri parametri, il capoluogo lombardo si conferma la città più “smart” d’Italia nell’indagine annuale “ICityRate”, realizzata da Forum Pa.
Al secondo posto Bologna, come lo scorso anno, mentre al terzo posto c’è una new entry, Venezia.
Milano tiene stretta la testa della classifica e registra un’ulteriore fuga in avanti, determinata dall’eccellenza nelle dimensioni Economy, People e Living. Nella dimensione Economy, Milano si distanzia dalle altre città in maniera decisa: è il luogo con il più alto valore aggiunto pro capite, la maggiore intensità brevettuale, la principale sede di imprese di grandi dimensioni, e ha visto nascere negli ultimi anni il maggior numero di Fablab e maker space. Gli artigiani digitali scelgono Milano, e soprattutto la città sceglie di investire su un modello nuovo di innovazione urbana che sposta l’asse della strategia di sviluppo verso forme nuove di economia collaborativa e social innovation. Un modello che si realizza attraverso la concessione di spazi, il sostegno economico a progetti e imprese, la creazione di reti di innovatori e la definizione di nuove ed articolate politiche urbane.
Bologna si posiziona al secondo posto grazie soprattutto all’eccellenza nella Governance, fatta di partecipazione, open data, nuovi strumenti di programmazione, stabilità economica e capacità gestionale. Ottime le prestazioni anche nella dimensione Living: opportunità di lavoro offerte nel territorio provinciale, servizi di cura dell’infanzia, bassa incidenza delle persone a basso reddito sui residenti. Infine, confermata l’alta attrattività urbana: chi nasce o arriva a Bologna difficilmente se ne va.
Al terzo posto della classifica compare Venezia, che cresce di due posizioni rispetto al 2015 per effetto, oltre che dell’ottimo posizionamento nella Mobilità, dove è seconda, di un miglioramento significativo nelle dimensioni del capitale umano, della Governance e della struttura economica.
Firenze scende di una posizione ma la sua distanza da Venezia è veramente minima: la capitale toscana è prima nella dimensione People, nella quale supera Milano e Torino, ma perde terreno sulle aree dell’ambiente e della legalità.
Dopo le quattro città metropolitane arrivano nel top della classifica Padova e Torino, seguite a ruota dalle piccole capitali: Parma, Trento, Modena e Ravenna. Sono cinque le città metropolitane e cinque le città medie nella parte alta del rating, tutte del Nord est, tranne Milano e Torino del Nord Ovest, e Firenze, che con la sua quarta posizione è unica rappresentante del Centro.
Per quanto riguarda le altre aree metropolitane, Roma è ferma in 21ma posizione, mentre Genova sale di tre posizioni e arriva al 26mo posto. Poi le città del Sud con Cagliari in 54ma posizione, Bari 65ma, e Palermo 86ma. Napoli scende in 89ma posizione, seguita solo da Catania, 95ma, e Reggio Calabria, 104ma.
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