Il prossimo Natale Giorgio Napolitano non sarà più presidente della Repubblica.
Lo ha ricordato lui stesso, oggi, rivolgendo gli auguri per le prossime festività ai militari italiani impegnati nelle missioni internazionali durante una videoconferenza dal Comando operativo vertice interforze.
L’incontro è stato aperto da una panoramica sull’impegno complessivo dell’Italia nelle missioni internazionali tracciata dal capo di Stato Maggiore della Difesa, Luigi Binelli Mantelli, seguita subito dopo dall’intervento del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, collegata da Herat.
Il comandante del Coi, Marco Bertolini, ha presentato a Napolitano i contingenti italiani all’estero. I collegamenti in videoconferenza sono stati realizzati con i militari impegnati ad Herat (Afghanistan), a Al Bateen (Emirati Arabi Uniti), a Naqoura (Libano), a Pristina (Kosovo), a bordo di “Nave Doria” (Oceano Indiano), a Gibuti, a Mogadiscio (Somalia), a bordo di “Nave Etna” (Mediterraneo centrale), a Tripoli (Libia), a Bangui (Repubblica Centro Africana), e a Ali Al Salem (Kuwait).
Successivamente Napolitano è stato messo in contato con la stazione spaziale internazionale, dove si trova in missione l’astronauta Samantha Cristoforetti, prima donna italiana nello spazio. “Questa sua straordinaria partecipazione alla missione sarà un incentivo per gli italiani per capire che cosa importante sia impegnarci anche in particolare nelle tecnologie e nelle ricerche spaziali” ha detto Napolitano all’ufficiale dell’Aeronautica.
“La ricerca scientifica nello spazio – ha sottolineato Cristoforetti – permette di sviluppare tecnologie e servizi che ritroviamo nella vita quotidiana, che rendono la vita sul pianeta più sicura, che accelerano il progresso, e, se è impensabile prescindere dalle tecnologie spaziali nella quotidianità, a maggior ragione lo è per le attività aeree e per le operazioni militari”.
L’ultimo pensiero di Napolitano è stato per i maro’. Il capo dello Stato ha salutato Salvatore Girone, in collegamento dall’’Ambasciata Italiana a Nuova Dehli.
“Le autorità indiane hanno dato prove negative di sordità e hanno mostrato una scarsa volontà politica di dare una soluzione equa ad una vicenda che purtroppo si trascina da tempo in modo insopportabile” ha detto il capo dello Stato.
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