Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi un decreto legge che allunga di 12 mesi l’età pensionabile dei magistrati della Corte di Cassazione, fissata a 72 anni.
La proroga riguarda solo i magistrati con incarichi di vertice, ed è estesa anche agli uffici del Consiglio di Stato, della Corte dei Conti e dell’Avvocatura dello Stato.
Il decreto contiene anche misure per la definizione del contenzioso pendente dinanzi alla Corte di Cassazione, per garantire l’efficienza degli uffici giudiziari mediante interventi di carattere organizzativo e per l’attuazione del processo amministrativo telematico.
In particolare, si prevede che i magistrati addetti all’ufficio del Massimario e del Ruolo, che sono magistrati con funzioni di merito, possano essere impiegati eccezionalmente per comporre i collegi giudicanti della Corte di cassazione, al fine di rafforzare i presidi organizzativi necessari ad un più rapido smaltimento dell’arretrato.
Si prevedono inoltre misure dirette a migliorare l’efficienza degli uffici giudiziari, tra le quali la copertura dei vuoti di organico della magistratura ordinaria, aumentando sino ad un decimo il numero dei posti disponibili tra quelli messi a concorso nel biennio 2014-2015, e la contrazione dei tempi di copertura delle vacanze nell’organico degli uffici giudiziari di primo grado, con riduzione della durata del tirocinio da 18 a 12 mesi dei magistrati dichiarati idonei all’esito di concorsi banditi negli anni 2014 e 2015.
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