Il 7% degli incidenti stradali è attribuibile ad autisti affetti da Osas, la sindrome delle apnee ostruttive del sonno.
A svelare per la prima volta il dato è una ricerca italiana, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica inglese “Chronic Respiratory Disease”
Il lavoro dei ricercatori Sergio Garbarino (dipartimento di neuroscienze dell’ università di Genova), Antonio Sanna (Unità di Pneumologia dell’Ospedale San Jacopo di Pistoia), ed Alessio Pitidis, Marco Giustini e Franco Taggi del dipartimento Ambiente e Traumi dell’Istituto Superiore della Sanità Ministero della Salute, ha permesso di quantificare il guadagno in termini sanitari ed economici ottenibili con programmi sanitari mirati alla diagnosi precoce dell’Osas ed al suo ottimale trattamento. Inoltre, a differenza della valutazione del rischio per il singolo individuo, permette finalmente di indicare il numero atteso di incidenti stradali causati da autisti Osas. Da ciò deriva il calcolo del numero di morti ed infortuni evitabili e quello dei costi sanitari, in particolare quelli dovuti ad infortunio. Se si considera che nel 2014 gli incidenti stradali in Italia sono stati 248.000 con 3.300 morti e 174.000 feriti, sono ben 7.360 gli incidenti stradali, causa di 231 morti e 12.180 feriti provocati da autisti con Osas.
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