Realizzazione di nuove costruzioni con moderne tecniche antisismiche, e messa in sicurezza degli edifici esistenti: sia le residenze privati che i palazzi pubblici.
Queste le due principali linee di intervento del piano “Casa Italia”, per la ricostruzione delle aree del Centro Italia colpite dal terremoto. Il progetto è stato illustrato a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio Matteo Renzi ad oltre 30 sigle, in rappresentanza della ricerca e del mondo accademico, delle amministrazioni pubbliche e dell’industria, dell’associazionismo ambientalista e delle professioni tecniche.
L’obiettivo è di concludere il progetto entro dieci anni, attirando anche investitori privati. “Ma il problema non sono i soldi – ha spiegato Renzi in serata, ospite di Porta a Porta – Ci sono, bisogna spenderli bene ed evitare che la gente ci mangi sopra”.
Oltre al Piano Casa, è allo studio del governo un decreto con misure in favore delle popolazioni colpite, aiuti alle imprese, e per conferire più poteri al commissario straordinario Vasco Errani. Prima, però, è necessario effettuare una conta definitiva dei danni: compito che è stato assegnato ai tecnici già impegnati a L’Aquila nel 2009.
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