WhatsApp è oggi la più popolare applicazione di messaggistica instantanea. Eppure l’idea dei suoi fondatori, Jan Koum e Brian Acton, era un’altra. Volevano creare un’app che permettesse alle persone di fare sapere ai propri contatti quello che stavano facendo. E le diedero il nome “WhatsApp” perché “what’s up”, in inglese, è una domanda traducibile in italiano con “Come va?”.
La funzione di messaggistica istantanea era addirittura assente nella prima versione dell’app, rilasciata nel febbraio del 2009. Gli utenti potevano solo scrivere brevi “stati”, di solo testo. Quelli che sono ancora oggi presenti, nell’elenco dei contatti, sotto ad ogni nome. Come il popolare “Hey there! I am using WhatsApp”, associato ad ogni nuovo utente, appena installata l’app, e che poi si può modificare a piacere.
La novità, annunciata attraverso il blog ufficiale, è che verrà rilasciato un aggiornamento che permetterà alle persone di condividere “stati” composti non più di solo testo, ma anche di immagini e video.
“Anno dopo anno – spiega Jan Koum, – quando Brian ed io passavamo in rassegna i progetti su cui lavorare, ci siamo sempre detti che avremmo dovuto migliorare e sviluppare ulteriormente la funzione originale dello stato “di solo testo. Siamo entusiasti di annunciare che, in concomitanza con l’ottavo compleanno di WhatsApp il 24 febbraio, abbiamo reinventato la funzione dello stato. Da oggi infatti, inizieremo a distribuire un aggiornamento dello stato che ti permetterà di condividere immagini e video con i tuoi amici e contatti su WhatsApp in modo semplice e sicuro”.
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