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Ambiente. Abbattuto l’ecomostro di Alimuri 

Circa 18mila metri cubi, tirati giù con 1.200 microcariche esplosive. Mezzo secolo di attese e di battaglie delle associazioni ambientaliste, e dieci secondi per dire addio all’ecomostro di Alimuri, in penisola sorrentina.
L’abbattimento si è trasformato in un vero e proprio media event, seguito dalla terraferma e da mare da centinaia di persone. Circa trecento, tra giornalisti e invitati, quanti hanno assistito alla demolizione, a bordo di una motonave della compagnia Snav.
”La giornata di oggi – ha detto il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, in un messaggio inviato al Comune di Vico Equense – possa servire a dare un segnale chiaro ai cittadini: e cioè che la tutela del nostro territorio è e sarà priorità delle amministrazioni locali e del Governo nazionale”. Per mettere in sicurezza il territorio ”serve un profondo cambio di mentalità: le amministrazioni locali devono avere il coraggio e la serietà di vietare le costruzioni in zone ad alto rischio idrogeologico. Occorre il ripristino dei luoghi in cui si è costruito in violazione delle basilari leggi di natura’’.
“In dieci mesi siamo riusciti a portare a termine l’operazione – ha spiegato il sindaco della cittadina costiera, Gennaro Cinque – Oggi è un giorno di festa non solo pr la nostra città, ma per l’intera penisola sorrentina”.
L’abbattimento, secondo quanto dichiarato dall’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Vico Equense, Antonio Elefante, è costato alle casse comunali circa 320mila euro. Altri 70mila euro saranno necessari per mettere in sicurezza, temporaneamente, il costone roccioso sovrastante l’area, e consentire le operazioni di pulizia dell’arenile dai detriti lasciati dall’esplosione.