Così il presidente della Confimprenditori, Stefano Ruvolo, commenta tempistica e contenuti della circolare Inps numero 57 del 29 marzo, con cui sono state fornite le modalità di accesso alle nuove agevolazioni per le assunzioni, che prevedono la riduzione del 40% dei contributi previdenziali per i contratti a tempo indeterminato siglati nel corso del 2016.
La riduzione, definita con la legge di stabilità 2016, riguarda le assunzioni di lavoratori che, nei sei mesi precedenti, non hanno avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato e prevede, per due anni dalla data di assunzione, l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro nella misura del 40% del loro ammontare, entro un massimo di 3.250 euro su base annua.
“L’istituto di previdenza ci ha spiegato che con le denunce di aprile e maggio le aziende potranno recuperare i benefici contributivi pregressi. La soluzione ci appare come il solito rappezzo di una burocrazia lenta e farraginosa – osserva il presidente della Confimprenditori – Questa circolare doveva essere emessa almeno due mesi fa, come accaduto nel 2015. Invece, queste lungaggini, che purtroppo sono la norma e non l’eccezione nel nostro Paese – finiscono per alimentare un clima di incertezza, e demotivano la categoria degli imprenditori i quali faticano, come in questa circostanza, persino a beneficiare dei pochi benefici che la legge gli riconosce”.
“L’istituto di previdenza ci ha spiegato che con le denunce di aprile e maggio le aziende potranno recuperare i benefici contributivi pregressi. La soluzione ci appare come il solito rappezzo di una burocrazia lenta e farraginosa – osserva il presidente della Confimprenditori – Questa circolare doveva essere emessa almeno due mesi fa, come accaduto nel 2015. Invece, queste lungaggini, che purtroppo sono la norma e non l’eccezione nel nostro Paese – finiscono per alimentare un clima di incertezza, e demotivano la categoria degli imprenditori i quali faticano, come in questa circostanza, persino a beneficiare dei pochi benefici che la legge gli riconosce”.