Sviluppare un sistema integrato di modellazione virtuale e prototipale in grado di trasformare opere d’arte pittoriche in modelli 3D permettendone così la fruizione alle persone affette da disturbi alla vista. E’ la finalità del progetto T-VedO, realizzato dal dipartimento d’ingegneria industriale dell’Università di Firenze, cofinanziato dalla regione Toscana, con la collaborazione dell’Unione Italiana Ciechi.
“Abbiamo sviluppato un metodo assistito dal calcolatore che consente la creazione di bassorilievi tattili a partire da immagini digitali di opere pittoriche, ricostruendo virtualmente la scena rappresentata. Confrontandoci con un gruppo di persone con disabilità visiva – spiega Monica Carfagni del dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Ateneo fiorentino – ci siamo prima di tutto concentrati sulla tipologia di oggetto fisico da realizzare per permettere la migliore fruizione possibile. Da lì abbiamo lavorato alla riproduzione di bassorilievi tattili di due grandi opere del Rinascimento fiorentino: “L’Annunciazione” del Beato Angelico e la “Guarigione dello Storpio e Resurrezione di Tabita” di Masolino da Panicale”.
Il risultato è un bassorilievo tattile a partire da opere pittoriche che quindi può essere, grazie alla moderne tecnologie di prototipazione rapida, facilmente realizzato in forma di oggetto fisico.
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