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Editoria. Istat: aumentano i libri, diminuiscono i lettori

Nel 2011 sono circa 26 milioni gli italiani di 6 anni e più che dichiarano di aver letto almeno un libro nell’arco 12 mesi, per motivi non strettamente scolastici o professionali. Rispetto al 2010 i lettori di libri diminuiscono, passando dal 46,8 per cento al 45,3 per cento della popolazione.
Di contro, aumenta nel complesso la produzione di libri: nel 2010, nel confronto col 2009 le opere pubblicate passano da 57.558 a 63.800, con un aumento del 10,8 per cento.
In crescita anche le tirature, la cui ripresa è però più contenuta, pari al 2,5 per cento: da 208 milioni di copie a oltre 213 milioni. Si è poi ridotta del 7,6 per cento la tiratura media di ciascuna opera: da oltre 3.600 copie per titolo del 2009 a poco più di 3.340 nel 2010.

Sempre in testa nella produzione libraria risulta la categoria della letteratura moderna: i romanzi e i racconti pubblicati nel 2010 rappresentano il 20 per cento dei titoli e il 28 per cento delle copie stampate. Si conferma una crescita sostenuta delle opere per ragazzi, che rispetto al 2009 aumentano del 13,7 per cento per numero di titoli e del 12,6 per cento.
Le donne confermano di essere lettrici più assidue degli uomini: leggono almeno un libro il 51,6 per cento delle femmine rispetto al 38,5 per cento dei maschi. Le differenze di genere sono massime tra i 15 ed i 44 anni e tendono a ridursi significativamente con l’avanzare dell’età, dopo i 60 anni.
La quota più alta di lettori si riscontra tra i ragazzi e le ragazze con età compresa tra 11 e 17 anni (60,5 per cento). Avere genitori che leggono rappresenta un fattore che influenza i comportamenti di lettura dei figli. Leggono libri il 72 per cento dei ragazzi tra 6 e 14 anni con entrambi i genitori lettori, contro il 39 per cento di quelli i cui genitori non leggono.
Si legge di più al Nord e nel Centro del Paese, dove la percentuale di lettori è superiore al 48 per cento della popolazione di 6 anni e più. La propensione alla lettura è minore nel Sud e nelle Isole, dove la quota di lettori scende sotto il 35 per cento.
In Italia, anche chi legge, legge molto poco: il 45,6 per cento dei lettori non ha letto più di 3 libri in 12 mesi, mentre soltanto i “lettori forti”, cioè chi ha letto 12 o più libri nello stesso lasso di tempo, è il 13,8 per cento del totale.
Nel 2011, il 9,9 per cento delle famiglie dichiara di non possedere alcun libro in casa; il 63,7 per cento ne ha almeno 100, l’11,8 per cento da 101 a 200 e il 14,4 per cento più di 200.