“Ne I giorni dell’oro racconto le Olimpiadi del 1960, una pagina straordinaria della storia del nostro Paese. Furono 17 giorni di pace, in un mondo attraversato dalla guerra, in cui l’Italia dimostrò che da povera era diventata ricca e grandiosa”.
Così Francesco Pinto parla dei “I giorni dell’oro”, il suo terzo romanzo, edito da Mondadori, presentato in anteprima nazionale a Sorrento il 16 maggio.
“Quelle Olimpiadi – spiega Pinto – ci insegnano che ancora è possibile essere coraggiosi, è ancora possibile fare le cose, ed è possibile fare ritornare quei giorni dell’oro che danno il titolo al romanzo. L’Italia del 1960 compiva imprese che apparivano impossibili, perché era un Paese che aveva idee e non voleva più essere l’ultimo della fila”.
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