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Governo. Varato il Def: nel 2017 Pil +1% e deficit +2%

Nel 2015 il Pil dell’Italia è cresciuto dello 0,7%, nel 2016 crescerà dello 0,8% e nel 2017 dell’1%.
Il deficit pubblico, cresciuto del 2,6% nel 2015, rallenterà la sua corsa nel 2016 e nel 2017, attestandosi al +2,4% e al +2%.
Queste le stime del governo, contenute nella Nota di aggiornamento al Def, approvata nella notte dal Consiglio dei ministri.
Si tratta del documento alla base della legge di bilancio che dovrà essere presentata al Parlamento entro il 20 ottobre.
“La sintesi è: il deficit va giù, il Pil va su, tutti e due con una traiettoria meno ampia di come avremmo voluto ma entrambi continuano ad andare nella giusta direzione” ha commentato il presidente del Consiglio Matteo Renzi al termina della seduta del Consiglio dei ministri
Sul fronte dell’indebitamento, il premier ha spiegato che l’Italia chiederà a Bruxelles di poter sforare il vincolo del patto di stabilità di 0,4 punti percentuali, equivalenti a circa sei miliardi di euro, per gestire al meglio le emergenze legate al sisma nel Centro Italia e all’immigrazione.
Dunque anche nel 2017 il rapporto tra deficit e Pil potrà raggiungere il 2,4%, come nel 2016. La previsione contenuta nella nota di aggiornametno al Def è però del 2%. “Non c’è flessibilità in questa Nota – ha spiegato Renzi – perché con una decisione che non ci convince si è deciso che vale una sola volta e noi l’abbiamo utilizzata lo scorso anno. Per me è un errore, c’è uno 0,4% massimo di circostanze eccezionali che è altra cosa rispetto alla flessibilità e riguarda elementi che nessuno può contestare che sono sisma e immigrazione”.