Ago Press | agenzia giornalistica

Imprese. Il rating di legalità anche nelle visure camerali

A partire dall’autunno prossimo, le visure estratte dal registro delle imprese delle Camere di Commercio conterranno l’indicazione del rating di legalità rilasciato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
E’ quanto prevede un’intesa siglata tra Infocamere e Agcm.
Il rating di legalità è uno strumento introdotto nel 2012 volto alla promozione e all’introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale, tramite l’assegnazione di un riconoscimento, misurato in “stellette”, indicativo del rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta e, più in generale, del grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business.
Alla fine di aprile 2017, le imprese in possesso della certificazione sono 3460. Per la maggioranza, si tratta di realtà del Nord (55,6%), rispetto al 22% del Centro e al 31,7% del Mezzogiorno (Sud e Isole). Il 62% sono concentrate in cinque regioni, con in testa l’Emilia Romagna (15,3), seguita dalla Lombardia (14,7), dal Veneto (12,1), dalla Puglia (11) e dal Lazio (8,7). Circa il 90% delle imprese che hanno il rating di legalità è una pmi. Tra queste la maggior parte (52,1%) è una piccola impresa, occupa meno di 50 addetti e un fatturato non superiore ai 10 milioni di euro. In base al tipo di attività, il 40% delle imprese opera nel settore nell’industria manifatturiera e circa il 20% nel settore notoriamente “sensibile” come quello dell’edilizia. La quota maggiore è costituita da società a responsabilità limitata (54,7%), seguite dalle spa (19,5).