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In aumento le morti causate da disastri naturali

Nel 2015 si sono registrate 346 catastrofi naturali che hanno colpito oltre 98 milioni di persone, causando 22.773 morti e danni per un ammontare complessivo di 66,5 miliardi di dollari. Le vittime sono in netto aumento rispetto al bilancio del 2014 (6.434 morti).
Lo evidenzia un report di Agire, network di 9 ong italiane, pubblicato oggi in occasione della Giornata internazionale per la riduzione dei disastri delle Nazioni Unite.
L’evento più devastante del 2015 è stato il terremoto in Nepal, che in aprile ha provocato 9.046 morti. È stato inoltre uno dei disastri più costosi, con oltre 5 miliardi di dollari di perdite.
Anche i dati riportati in Europa segnano valori record: stupisce ad esempio sapere che una violenta ondata di calore che ha investito l’Europa tra luglio-agosto dello scorso anno, ha provocato ben 3.295 morti in Francia. Il 2015 ha infatti un altro preoccupante primato: è l’anno più caldo mai registrato.
A livello globale l’Asia è stato ancora una volta il continente più colpito in termini di frequenza (44%), decessi (72%) e persone colpite (60%). Gli Stati Uniti sono però il paese che ha pagato il maggior tributo economico per la risposta alle emergenze. Il 56% dei danni riportati negli Stati Uniti sono stati coperti da assicurazione, cosa che ha permesso una rapida risposta alla popolazione colpita e che difficilmente avviene nei paesi a più basso reddito.
“I disastri naturali potrebbero essere evitati o quanto meno limitati, poiché i loro effetti sono spesso dovuti a mancanze di cura dell’ambiente da parte dell’uomo – è l’appello di Papa Francesco – Bisogna unire gli sforzi in modo lungimirante nella tutela della nostra casa comune, promuovendo una cultura di prevenzione, con l’aiuto anche delle nuove conoscenze, riducendo i rischi per le popolazioni più vulnerabili”.