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Istat, a marzo l’inflazione cala all’1,4%

Nel mese di marzo, il tasso di inflazione annua si è attestato all’1,4%, in calo dall’1,6% di febbraio. Lo comunica l’Istat confermando la stima preliminare. Nulla la variazione su base mensile.
L’incremento tendenziale dell’indice generale continua ad essere determinato principalmente dai Beni energetici non regolamentati (+11,3%) e dagli Alimentari non lavorati (+6,2%), la cui crescita è in calo rispetto al mese precedente quando era pari a +12,1% per i primi e a +8,8% per i secondi. A sostenere l’inflazione si aggiunge la dinamica dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,5%, in lieve accelerazione da +2,4% di febbraio).
Di conseguenza, l'”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale di un solo decimo di punto percentuale (+0,7%, da +0,6% del mese precedente), mentre quella al netto dei soli Beni energetici scende a +1,2%, da +1,3% di febbraio.
La stabilità su base mensile dell’indice generale è il risultato di variazioni pressochè nulle dei prezzi di buona parte delle tipologie di prodotto. Fanno eccezione i prezzi dei Beni alimentari non lavorati, la cui diminuzione (-2,7%) è compensata dall’aumento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,1%).
Su base annua la crescita dei prezzi dei beni rallenta (+1,7%, da +2,0% di febbraio), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi sale a +1,0%, da +0,9%. Pertanto, a marzo il differenziale inflazionistico negativo tra servizi e beni si ridimensiona portandosi a -0,7 punti percentuali (da -1,1 di febbraio).
L’inflazione acquisita per il 2017 è pari a +1,1% per l’indice generale, a +0,3% per la componente di fondo.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,9% su base mensile e registrano un aumento del 2,3% su base annua (era +3,1% a febbraio).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto scendono dello 0,4% in termini congiunturali e registrano una crescita su base annua del 2,7%, da +3,2% del mese precedente.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta dell’1,9% su base mensile e dell’1,4% su base annua (la stima preliminare era +1,3%), da +1,6% di febbraio.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi, non varia su base mensile e registra un aumento dell’1,4% nei confronti di marzo 2016.