E’ quanto emerge da un’indagine dell’Istat sui giovani nel mercato del lavoro.
Quattro giovani occupati su 10 hanno trovato lavoro con la segnalazione di parenti, amici o conoscenti. Tra i laureati crescono di molto le possibilità di trovare lavoro attraverso altri canali.
Tra i giovani usciti dal percorso educativo il tasso di occupazione è al 60% e cresce all’aumentare del livello di istruzione: 47,4% per chi ha un titolo di studio basso, 63,0% per i diplomati, 71,7% per i laureati.
Ha un lavoro a termine oltre un giovane su quattro. Tra coloro che sono usciti dal sistema di istruzione nell’ultimo biennio (II trim 2014 – II trim 2016) la quota di occupati in lavori atipici è del 51,7% per i laureati e del 64,4% per i diplomati. All’aumentare dell’età i giovani occupati in lavori temporanei passano dal 66,6% dei 15-19enni fino al 15,3% dei 30-34enni.
Un giovane occupato su quattro lavora a orario ridotto, nella maggioranza dei casi per l’impossibilità di trovare un’occupazione a tempo pieno.
Il 41% dei diplomati e il 31,4% dei laureati dichiarano che per svolgere adeguatamente il proprio lavoro sarebbe sufficiente un più basso livello di istruzione rispetto a quello posseduto.