“La decisione del Tribunale de L’Aja – è la posizione del governo italiano – recepisce le considerazioni legali e di ordine umanitario derivanti dalla permanenza di Girone in India da oltre quattro anni e che avrebbe potuto prolungarsi per altri due o tre anni, tenuto conto della prevista durata del procedimento arbitrale”.
Palazzo Chigi sottolinea che “la decisione odierna del Tribunale relativa alle misure richieste dall’Italia in favore del sergente Girone non influisce sul prosieguo del procedimento arbitrale, che dovrà definire se spetti all’Italia o all’India la giurisdizione sul caso della Enrica Lexie”.