L’Italia ha presentato ricorso alla Corte suprema indiana per la vicenda dei fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
Da quanto diffuso dall’Ansa, il governo italiano, di fronte all’ennesimo rinvio per la presentazione dei capi di accusa nei confronti dei due militari, ha rotto gli indugi ed ha imboccato la strada di un appello urgente alla massima istanza indiana.
Nel ricorso si sostiene che nel comportamento indiano è configurabile una figura di offesa al massimo tribunale al momento che per un anno non è stato fatto nulla di quanto da questo raccomandato. Le indagini non si sono concluse, si evidenza, il processo non è cominciato, e potrebbe essere applicata la Sua Act, una legge antiterrorismo che non è fra quelle indicate dalla Corte Suprema e che prevede anche come massima pena quella capitale.
L’Italia chiede che “si presentino subito i capi d’accusa senza l’utilizzazione della Sua Act, già esclusa dall’Alta Corte del Kerala, o in alternativa che”si autorizzino i marò a rientrare in Italia per attendere i tempi del processo indiano. La Corte Suprema, il massimo tribunale indiano, dovrebbe esaminare l’ammissibilità del ricorso italiano sul caso dei due marò nei primissimi giorni della prossima settimana.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.