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“Questo libro è dedicato a coloro che quella notte sono stati colpiti negli affetti più cari. A loro è dovuta la verità, prima che a chiunque altro”.
E’ la dedica, molto discussa, che apre il libro “Le verità sommerse” (Graus Editore), della giornalista Rai Vittoria Abate.
Un’opera che ricostruisce, dal punto di vista dell’ex comandante Francesco Schettino, le dinamiche del naufragio della Costa Concordia, avvenuto la notte del 13 gennaio 2012, al largo dell’Isola del Giglio, in cui persero la vita 32 passeggeri.
“Alcuni capitoli del libro sono stati inviati a esperti del settore che hanno condiviso la mia disamina dell’incidente e delle cause che purtroppo lo hanno determinato” dice Schettino, alla presentazione del libro, avvenuta ieri a Meta, la cittadina della penisola sorrentina dove risiede.
Insieme a lui, oltre alla giornalista Vittoria Abate, l’editore Pietro Graus, l’avvocato civilista e docente universitario Cataldo Calabretta, l’avvocato Roberto D’Orazio, i consulenti Sergio Ambrosio e Roberto Balestrieri, l’ammiraglio Vito Minaudo, e l’esperto norvegese di sicurezza navale Arne Sagen Martin.
Nel pomeriggio, prima di incontrare i giornalisti, Schettino aveva illustrato i contenuti del libro in un incontro ospitato nella Casina dei Capitani, riservato solo a marittimi ed addetti ai lavori.
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