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Turismo. Le mete più economiche in Italia e nel mondo

La primavera è alle porte, e in molti iniziano a pensare a dove trascorrere le vacanze estive.
Per aiutare i viaggiatori nella programmazione, Trivago ha stilato la classifica delle dieci città più economiche e di quelle più care in Italia, Europa e nel mondo, basandosi sui dati raccolti nel 2016.
La classifica delle dieci mete più costose d’Italia si apre con Venezia, dove la media annuale per una camera doppia a notte è di 176 euro, una cifra che la fa comparire anche tra le 10 città più care d’Europa. Il podio si completa con Sorrento (152 euro) e Taormina (144 euro). Si continua, poi, con Livigno (139 euro), Fasano (132 euro), Milano (126 euro), Firenze (125 euro), Abano Terme (123 euro), Como (121 euro) e infine Ostuni (119 euro).
Le tariffe annuali più convenienti si trovano, invece, al Centro e Sud Italia. La città più economica della Penisola è Trapani, con listini medi annuali pari a 64 euro per camera doppia a notte. Pompei (70 euro) è seconda, mentre Sciacca terza (71 euro). La classifica continua con Castellammare del Golfo (72 euro), Viterbo (74 euro), Pescara (74 euro), Agrigento (75 euro), Taranto (75 euro), Reggio Calabria (76 euro) e si chiude con Palermo (76 euro).
La città più cara del Vecchio Contiente è la svizzera Ginevra, dove la media annuale per una camera doppia a notte è di ben 231 euro. Segue un’altra città elvetica, Zermatt (227 euro), mentre al terzo posto si trova la spagnola Costa Adeje (223 euro), nell’isola di Tenerife. Si continua con altre due città svizzere, Zurigo (221 euro) e Lucerna (206 euro). Il resto della classifica è più variegato con Reykjavík (203 euro), Londra (182 euro), Copenaghen (179 euro), Fira (177 euro), sull’isola greca di Santorini, e infine Venezia (176 euro).
Non è particolarmente sorprendente scoprire che le 10 città più economiche d’Europa siano tutte nei Balcani ed Est Europa. La più conveniente in assoluto è l’ucraina Ivano-Frankivsk (19 euro), dal passato polacco, austriaco e sovietico. Al secondo posto c’è di nuovo una meta ucraina, Užhorod (23 euro), che deve il suo nome dal fiume Už che la divide in due, mentre al terzo posto si trova la russa Ulan-Udė (29 euro) punto di incontro tra la Transiberiana e la Transmongolica. Si continua con altre due città russe, Anapa (29 euro), sul Mar Nero, colonia genovese nel XIV secolo, e Gelendžik (30 euro), centro balneare anch’esso sul Mar Nero. La macedone Ocrida (31 euro) segue al sesto posto. Si riprende ancora con le tre città russe di Tomsk (31 euro), importante centro siberiano, Smolensk (33 euro), una delle più antiche città russe, e Tver’ (33 euro), una delle città dell’Anello d’Oro. La classifica si chiude con la serba Niš (34 euro), già conosciuta dagli antichi romani con il termine di Naissus.