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Turismo. Rapporto Srm: Campania prima nel Mezzogiorno, Sorrento guida l’eccellenza

Il Comune di Sorrento è 19mo nella classifica dei 50 comuni italiani per numero di presenze negli esercizi ricettivi. Qui è concentrato il 13,2% delle strutture ricettive della provincia di Napoli e il 14,6% dei posti letto (272 strutture ricettive per 13.417 posti letto). Nell’ultimo biennio 2014-15 Sorrento ha registrato un aumento delle presenze turistiche (+4,7%). Secondo Trivago, nell’estate 2016 Sorrento figura nella top 15 delle preferenze dei turisti nazionali con un +5%. Considerando invece i turisti stranieri, Sorrento figura al terzo posto tra le preferenze dei britannici, dato che testimonia il gradimento dei turisti di oltremanica per la penisola sorrentina e in generale per il Sud Italia.
Sono alcuni dei dati emersi questa mattina nel corso della presentazione del rapporto promosso da Banco di Napoli ed SRM, svoltosi nella sala consiliare del Comune di Sorrento, con l’obiettivo di individuare le azioni per valorizzare al meglio e “per tutto l’anno” le potenzialità del ricco patrimonio turistico della regione, analizzandone i punti di forza, le aree di rischio, e quei fattori chiave che assicurino la sua crescita ed espansione. I lavori sono stati aperti dal sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo e dal direttore generale del Banco di Napoli e direttore regionale per il Sud di Intesa Sanpaolo, Francesco Guido e sono proseguiti con gli interventi di Costanzo Iaccarino, presidente Federalberghi Campania, Corrado Matera, Assessore allo Sviluppo e Promozione del Turismo Regione Campania, Massimo Deandreis, direttore generale SRM e di Gianluigi Venturini, direttore commerciale imprese direzione regionale Sud di Intesa Sanpaolo.
La filiera turistica è un pilastro dell’economia della Campania, così come di tutta l’economia italiana, per il suo contributo al PIL, per il volume di posti di lavoro che genera ma soprattutto per i rilevanti effetti diretti ed indiretti sugli altri comparti dell’economia, è emerso dall’incontro. Le aziende turistiche campane, in linea con le tendenze nazionali ed internazionali, si trovano a dover operare in un ambiente estremamente competitivo, caratterizzato da nuovi player entranti, che ampliano l’offerta di destinazioni, prodotti e servizi, a disposizione del crescente numero di visitatori e turisti internazionali. L’Italia è nella Top 10 delle destinazioni del turismo internazionale, si legge nel rapporto. Gli arrivi turistici nel corso degli ultimi dieci anni sono aumentati di circa il 31,7% passando da 88,3 milioni nel 2005 a 113,3 milioni nel 2015. Per l’anno 2015, con 55 milioni di turisti internazionali, si conferma al 5° posto delle destinazioni turistiche mondiali più frequentate dal turismo straniero in termini di arrivi. Tuttavia, dalle prime stime per il 2016 si rileva nel periodo gennaio-settembre un calo dell’1,1% degli arrivi con un lieve aumento delle presenze (+0,4%) rispetto all’analogo periodo del 2015. Incide soprattutto il trend dei turisti italiani, -1,8% arrivi e -0,8% le presenze, mentre la domanda turistica straniera cala dello 0,3% in termini di arrivi ma aumenta in termini di presenze (+1,7%). La Campania si posiziona al 7° posto nella classifica nazionale per presenze e arrivi ed è prima nel Mezzogiorno: per gli arrivi, a fronte di 113,35 milioni in Italia, se ne contano 5,3 milioni in Campania, il 4,6% del totale ed il 26,8% del Mezzogiorno; per le presenze, su 392,76 milioni di giorni, 18,9 milioni riguardano la regione, il 4,8% dell’Italia ed il 24,7% del Mezzogiorno. Analizzando il trend della domanda turistica le performance della regione risultano positive in termini di arrivi; in particolare, nel lungo periodo (2005/2015) si registra un trend positivo degli arrivi +18,3% (+17,6% Mezzogiorno, +28,4% Italia) ma calano le presenze dell’1,8% (+6,9% Mezzogiorno, 10,6% Italia) a causa del trend negativo della domanda interna (-9,3%). La tendenza positiva viene confermata nell’ultimo biennio 2014/2015 con una crescita degli arrivi e delle presenze maggiore rispetto al dato meridionale e nazionale: +13,5 per gli arrivi e +4,4 per le presenze. Rispetto alla provenienza dei turisti, cresce la componente straniera. Gli arrivi stranieri sono passati dal 38,7% del totale del 2005 al 44,1% del 2015; le presenze dal 41,5% al 46,0%, mentre in Italia la componente straniera pesa circa il 50% sulla domanda turistica complessiva (peso arrivi stranieri 48,5%; peso presenze straniere 49,0%). Elevata è poi la stagionalità dei flussi turistici della regione. La Campania presenta una concentrazione di turisti nei mesi estivi superiore all’Italia: nel periodo maggio-settembre si registra il 63,8% degli arrivi di tutto l’anno; in Italia è del 60,4%. Tale trend è in crescita rispetto agli anni precedenti: i valori del 2005, infatti, erano del 58,5% per la Campania e del 57,8% per l’Italia. In riferimento alle tipologie di località visitate, la Campania si caratterizza per una domanda prevalentemente interessata al balneare (40,1% degli arrivi), alle città (26,2%) e alle località storico-artistiche (25,9%). La diffusione di tali tematismi, in particolare di quello balneare, fa si che il soggiorno medio del turista sia elevato, risultando maggiore anche lievemente del dato italiano: 3,6 contro 3,5 notti. Dal 2005 al 2015 la permanenza media in Campania è scesa da 4,3 a 3,6 notti (Italia da 4 a 3,5 notti). Alla crescita della domanda, la regione risponde con una crescita dell’offerta. Nel lungo periodo il trend è stato decisamente positivo con un tasso di crescita rispetto al 2005 notevolmente superiore rispetto a quello registrato a livello nazionale: in regione il numero di esercizi è aumentato del 92,4% ed i posti letto sono cresciuti di circa il 12,6%; mentre in Italia il numero di esercizi è salito del 29,1% ed i posti letto del 12,2%. Questi dati testimoniano a pieno la forte crescita del turismo campano. Nel 2015, in Campania si contano 5.677 esercizi ricettivi (3,4% dell’Italia) per 200.585 posti letto (4,1% dell’Italia). È interessante notare che la dimensione media degli alberghi è in crescita: è passata da 64,8 posti letto nel 2005 a 70,1 nel 2015 e si mantiene su livelli maggiori rispetto al dato nazionale (67,8). Aumentano, inoltre, le strutture di maggiore stellaggio, segno che l’offerta si sta muovendo nella direzione giusta per soddisfare le preferenze della clientela. Le strutture a 4/5 stelle in Campania passano dal 23% del 2005 al 32,1% del 2015 (in Italia dall’11,6% al 18,2%), mentre in termini di posti letto si è giunti alla situazione in cui oltre la metà dell’offerta alberghiera (50,9%) è di elevato standing (36,7% in Italia).