Più della metà delle imprese agricole di under 35 si trova al Sud. Sono 26787, secondo il Rapporto Ismea-Svimez, il 52% del totale nazionale. Dall’indagine emerge inoltre che l’agricoltura del Sud è cresciuta più che nel resto d’Italia.
A contribuire a colmare lo storico gap con le regioni del Centro-Nord, sottolinea la Coldiretti commentando i dati -, è stata la spinta propulsiva delle nuove generazioni. Tra chi fa dell’agricoltura una scelta di vita la vera novità rispetto al passato sono le new entry da altri settori o da diversi vissuti familiari che hanno deciso di scommettere sulla campagna con estro, passione, innovazione e professionalità, i cosiddetti “agricoltori di prima generazione”.
Secondo una analisi della Coldiretti e di Ixe’, tra queste new entry giovanili nelle campagne, ben la metà è laureata, il 57 per cento ha fatto innovazione, ma soprattutto il 74 per cento è orgoglioso del lavoro fatto e il 78 per cento è più contento di prima. La scelta di diventare imprenditore agricolo è peraltro apprezzata per il 57 per cento anche dalle persone vicine, genitori, parenti, compagni o amici.
Il risultato è che le aziende agricole dei giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento della media e il 50 per cento di occupati per azienda in più.
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