Il governo porrà la fiducia sul Jobs Act. La decisione al termine di un vertice a Montecitorio tra il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, e i capigruppo di maggioranza.
In commissione Bilancio il testo è stato approvato con quattro voti di scarto, e si è registrata l’assenza dei parlamentari di Ncd, Scelta Civica e Udc.
Via Twitter il senatore Formigoni ha espresso la contrarietà del Ncd: “Repetita juvant: il provvedimento sul lavoro presentato alla Camera con gli emendamenti del PD è invotabile, la fiducia #Ncd non la vota!”
Posizione ribadita anche dal capogruppo al Senato Maurizio Sacconi, che chiede il “ripristino sostanziale delle semplificazioni ai contratti a termine e di apprendistato, essenziali a incoraggiare la maggiore occupazione”.
L’orientamento del Ncd è quello di concedere la fiducia al governo alla Camera, per poi ottenere delle modifiche al Senato. Posizione assunta anche da Scelta Civica.
Il decreto dovrà essere convertito in legge entro il 19 maggio, pena la sua decadenza.
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