A ottobre 2014, rispetto al mese precedente, sia le esportazioni sia le importazioni sono in diminuzione (-1,2% per entrambi i flussi).
La diminuzione congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue, spiega l’Istat, è esclusivamente imputabile al forte decremento dei beni strumentali (-6,4%). Le vendite di tutti gli altri raggruppamenti principali di beni sono in espansione. La flessione congiunturale dell’import è determinata dalla forte contrazione dell’energia (-7,1%). Al netto dei prodotti energetici si registra infatti una contenuta crescita (+1,5%). A eccezione dei beni strumentali (-1,3%), gli acquisti di beni degli altri comparti sono in crescita, con un incremento sostenuto per i beni di consumo non durevoli (+5,2%).
A ottobre 2014 si rileva una crescita tendenziale dell’export (+0,8%) trainata dai beni strumentali (+3,9%) e dai prodotti intermedi (+2,5%). Al netto dell’ energia (-11,0%), le esportazioni registrano una crescita pari all’1,6%.
La forte flessione tendenziale delle importazioni (-7,8%) è determinata dalla marcata contrazione degli acquisti di energia (-31,6%). Al netto della componente energetica, gli acquisti dai paesi extra Ue sono in forte espansione (+7,5%).
A ottobre 2014 l’avanzo commerciale è pari a 4.038 milioni di euro (+ 2.805 milioni a ottobre 2013), il livello più alto da gennaio 1993. Il surplus nell’interscambio di prodotti non energetici è pari a 6,8 miliardi.
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