Nei primi nove mesi dell’anno lo stock delle imprese iscritte alle Camere di commercio è aumentato di 41.597 unità, lo 0,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2015.
Lo comunica Unioncamere, sottolineando che il bilancio positivo si aggiunge a quelli dei primi nove mesi del biennio 2014-2015 e riporta il ritmo di ricambio della base imprenditoriale ai valori del 2007.
Oltre la metà del saldo dei primi tre trimestri è frutto del contributo di tre soli settori: turismo (+10.584 imprese), commercio (+6.703) e servizi alle imprese (+6.405).
Nello stesso periodo, sono rimasti in campo negativo le costruzioni (-2.485 unità da inizio anno), le attività manifatturiere (-1.657) e il comparto dell’estrazione di minerali (-34). Rispetto allo stesso periodo del 2015, nei primi nove mesi di quest’anno è cresciuta sensibilmente la componente del saldo determinata dal Mezzogiorno, passata dal 39,6 al 45,2% del totale.
Sostanzialmente stabile, infine, il profilo organizzativo scelto da chi oggi avvia un’impresa: la forma giuridica più dinamica è stabilmente quella delle società di capitale (+2,9% il tasso di crescita, corrispondente a 44.811 unità in più nel periodo) seguita a distanza dalle altre forme, in prevalenza cooperative, cresciute dell’1,5% per un saldo di 2.319 unità. In lieve riduzione le imprese individuali (-0,6% pari a 6.452 unità in meno).
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