E’ stato conferito a Yoshinori Ohsumi, biologo giapponese, il Nobel per la medicina.
Il suo più grande merito, l’aver dimostrato i meccanismi della cosiddetta “autofagia cellulare”, che si verificano nel digiuno prolungato.
“Le sue scoperte – si legge nella motivazione – hanno portato a un nuovo paradigma nella nostra comprensione su come le cellule riciclino le sostanze di scarto e hanno aperto la strada per apprendere l’importanza fondamentale dell’autofagia in molti processi fisiologici, come l’adattamento alla fame o la risposta alle infezioni”.
Ohsumi, 71 anni, è nato a Fukuoka. I suoi studi sull’autofagia sono iniziati negli anni ’60, ancora prima di conseguire, nel 1974, il dottorato di ricerca presso l’Università di Tokyo, Attualmente insegna al Tokyo Institute of Technology.
“Sono estremamente onorato – ha detto Ohsumi, dopo aver saputo dell’assegnazione del Nobel – Questo premio è la più grande fonte di gioia e soddisfazione per uno scienziato. Ai giovani vorrei dire che non tutta la ricerca scientifica può avere successo, ma è importante continuare la sfida”.
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