La Camera dei deputati ha approvato in via definitiva un disegno di legge che mira a garantire una maggiore efficacia all’azione di contrasto del caporalato, introducendo significative modifiche al quadro normativo penale e prevedendo specifiche misure di supporto dei lavoratori stagionali in agricoltura.
Sono introdotte pene più severe, e la confisca dei beni, non solo agli intermediari illegali ma anche ai datori di lavoro consapevoli dell’origine dello sfruttamento. Ci sarà anche un aiuto concreto alle vittime del caporalato, con l’estensione delle provvidenze del fondo anti-tratta. Tra le novità della normativa anche il potenziamento della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità per il controllo e la prevenzione del lavoro nero in agricoltura.
“Lo Stato – ha detto il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina – risponde in maniera netta e unita contro il caporalato con questa nuova legge attesa da almeno cinque anni. Ora abbiamo più strumenti utili per continuare una battaglia che deve essere quotidiana, perché sulla dignità delle persone non si tratta”.
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