Ben 21 punti sui 31 monitorati da Legambiente in Campania hanno evidenziato la presenza di scarichi non trattati adeguatamente, con presenze di valori di Escherichia coli e enterococchi intestinali al di sopra dei valori consentiti. Per 18 di questi punti il giudizio è addirittura di “fortemente inquinato”.
È questa la fotografia scattata da Goletta Verde, la celebre campagna dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane
I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente dal 19 al 22 giugno. I parametri indagati sono microbiologici e vengono considerati come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori.
In provincia di Napoli sono stati monitorati 19 punti totali, 6 dei quali sulle isole di Ischia e Procida: complessivamente sono 10 i punti risultati con cariche batteriche oltre i limiti. Nello specifico sono stati riscontrati fortemente inquinanti i prelievi d’acqua effettuati a Pozzuoli (sia allo sbocco del canale di Licola sia canale di sbocco del depuratore di Cuma); a San Giovanni a Teduccio (foce dell’Alveo Volla); a Ercolano (foce lagno Vesuviano); in due tre punti di Castellammare di Stabia (alla foce del fiume Sarno e alla spiaggia antistante il lungomare Garibaldi – angolo via Ettore Tito) e a Barano d’Ischia (alla foce del Torrente Olmitello). Sono state giudicate “inquinate”, invece, le acque prelevate a Napoli (Mappatella Beach sul Lungomare Caracciolo); a Torre Annunziata (spiaggia presso Lungomare Marconi) e a Lacco Ameno (spiaggia libera a destra del porto in località Fundera). Entro i limiti di legge, invece, gli inquinanti riscontrati a Bacoli (canale di sbocco Lago Fusaro); a Torre del Greco (spiaggia sulla litoranea, in località Ponte della Gatta); a Portici (spiaggia Mortelle, località ex Bagno Rex); nell’altro punto monitorato a Castellammare di Stabia (spiaggia Marina di Stabia); a Meta di Sorrento (spiaggia in località Alimuri/Punta Gradelle).
In provincia di Caserta tutti i quattro punti di campionamento hanno ricevuto un giudizio di “fortemente inquinato”. Sono stati eseguiti a Mondragone (sia alla foce del torrente Savone che sul Lungomare Vespucci, all’altezza del civico 48, in località Fiumarella –Rivo); e a Castel Volturno (spiaggia a sinistra della foce dell’Agnena e alla foce del fiume Regi Lagni).
Critica la situazione anche in provincia di Salerno dove ben sette degli otto punti monitorati sono stati giudicati “fortemente inquinati”. Cariche batteriche ben oltre il consentito quelle riscontrate nella città capoluogo (spiaggia antistante via Mantegna sul Lungomare Marconi e alla foce del fiume Irno sul Lungomare Marconi); a Pontecagnano Faiano (Foce del torrente Asa, in via Mare Jonio – lungomare Magazzeno); a Battipaglia (canale di scarico idrovora, presso fine via Mimbelli in località Lido Lago); a Capaccio (foce del fiume Capodifiume, in località Torre di Paestum-Licinella); ad Agropoli (presso la foce del fiume Solofrone); a Castellabate (foce del rio Arena di Ogliastra Marina). Unico punto nella norma quello nei pressi della Torre Saracena di Amalfi.
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