Censis: agli italiani piacciono internet, tv e radio
- 28 Settembre 2016
- Pubblicato in Scienze e Tecnologie
L’Italia, a grandi passi, sta cercando di colmare il gap sul fronte dell’utilizzo delle tecnologie digitali.
Nel 2016 Internet ha ampliato la sua diffusione. Gli italiani connessi sono diventati il 73,7%, il 2,8% in più negli ultimi dodici mesi. Mentre tra gli under 30 la quota è di addirittura il 95,9%, praticamente la quasi totalità.
La crescita complessiva dell’utenza del web negli ultimi dieci anni, rivela uno studio del Censis, è stata del 28,4%. Dal 2007 ad oggi gli utenti di internet sono passati da meno della metà a quasi tre quarti degli italiani (erano il 45,3% solo nel 2007). E mentre diminuiscono gli utenti dei telefoni cellulari, in grado solo di telefonare e inviare sms (-5,1% nell’ultimo anno), continua la crescita impetuosa degli smartphone, utilizzati dal 64,8% degli italiani, con una crescita del 12% di utenza complessiva in un anno. Si registrano pure piccole oscillazioni al rialzo per la diffusione di e-reader (+0,7%) e tablet (+1,7%).
L’andamento della spesa per consumi delle famiglie conferma il trend anticiclico dei consumi tecnologici in un decennio caratterizzato da una lunga e profonda recessione. Tra il 2007 e il 2015, mentre i consumi generali flettevano complessivamente del 5,7% in termini reali, decollava la spesa per acquistare apparecchi telefonici (+191,6%), per un valore di 5,9 miliardi di euro nell’ultimo anno, e computer (+41,4%).
Facebook è il social network più popolare: è usato dal 56,2% degli italiani, raggiunge l’89,4% di utenza tra i giovani under 30 e il 72,8% tra le persone più istruite, diplomate e laureate. L’utenza di YouTube è passata dal 38,7% del 2013 al 46,8% del 2016. Instagram è salito dal 4,3% di utenti del 2013 al 16,8% del 2016. E WhatsApp ha conosciuto un vero e proprio boom: nel 2016 è usato dal 61,3% degli italiani, e dall’89,4% dei giovani.
Le nuovissime tecnologie stanno anche creando una frattura generazionale. Giovani e anziani sempre più lontani. Tra i giovani under 30 la quota di utenti della rete arriva al 95,9%, mentre è ferma al 31,3% tra gli over 65 anni. L’89,4% dei primi usa telefoni smartphone, ma lo fa solo il 16,2% dei secondi. L’89,3% dei giovani è iscritto a Facebook, contro appena il 16,3% degli anziani. Il 73,9% dei giovani usa YouTube, come fa solo l’11,2% degli ultrasessantacinquenni. Oltre la metà dei giovani (il 54,7%) consulta i siti web di informazione, contro appena un anziano su dieci (il 13,8%). Il 37,3% dei primi ascolta la radio attraverso il telefono cellulare, mentre lo fa solo l’1,2% dei secondi. E se un giovane su tre (il 36,3%) ha già un tablet, solo il 7,7% degli anziani lo usa. Su Twitter poi c’è un quarto dei giovani (il 24%) e un marginale 1,7% degli over 65.
I nuovi motori del consumo dei media sono le donne. Per molto tempo hanno mostrato una predilezione per la televisione e per i libri. Ma nel 2016 al tradizionale predominio nella lettura di libri (lo fa il 55,4% rispetto al 38,5% degli uomini), settimanali (rispettivamente, il 32,8% delle prime e il 25,3% dei secondi) e mensili (il 27,9% e il 21,2%), si è aggiunto il primato femminile anche nell’uso di internet, dove c’è stato il sorpasso delle donne sugli uomini: il 74,1% di utenza tra le prime (erano ferme al 43,2% nel 2011) rispetto al 73,2% riferito ai secondi.
La televisione continua ad avere un pubblico coincidente con la quasi totalità della popolazione: il 97,5% degli italiani. I telespettatori aumentano ancora (+0,8% nell’ultimo anno), soprattutto quelli della tv digitale terrestre (+1,5%) e satellitare (+1%), mentre gli utenti delle diverse forme di tv via internet (la web tv attraverso il pc e la smart tv) si attestano al 24,4% e quelli della mobile tv all’11,2%. La crescita cumulata per la tv via internet nel periodo 2007-2016 è pari a 14,4 punti percentuali.
Ottimi anche gli ascolti della radio, con una utenza complessiva pari all’83,9% degli italiani. Aumentano i radioascoltatori che utilizzano gli apparecchi tradizionali (+4,8% in un anno) e restano stabili gli altri vettori del messaggio radiofonico, dopo una crescita complessiva nel periodo 2007-2016 dell’utenza della radio da smartphone pari a +13,7% e della radio da internet via pc pari a +6,9%.
I quotidiani cartacei perdono lettori, ridotti al 40,5% degli italiani (-1,4% nell’ultimo anno, -26,5% complessivamente nel periodo 2007-2016). Mentre continua ad aumentare l’utenza dei quotidiani online (+1,9% nell’ultimo anno) e degli altri siti web di informazione (+1,3%). Mantengono i propri lettori i settimanali (+1,7%) e i mensili (+3,9%), ma non i libri cartacei (-4,3% nell’ultimo anno, con una quota di lettori diminuiti al 47,1% degli italiani), ancora non compensati dai lettori di e-book, che aumentano dell’1,1% nell’ultimo anno, ma si attestano solo al 10% della popolazione.