Sono undici le città della Campania che nel 2016 hanno superato per più di 35 giorni la soglia limite per le polveri sottili nell’aria, con una concentrazione superiore ai 50 microgrammi per metrocubo.
Lo denuncia Legambiente, che ha elaborato i dati dell’Arpac aggiornati al 29 dicembre.
Le città con l’aria più irrespirabile sono Volla, con 78 giorni di sforamento, Vitaliano (77), Sparanise (68), Napoli (57), Pomigliano d’Arco (55), Acerra (51), San Felice a Cancello (47), Benevento (45), Avellino (44), Nocera Inferiore (39) e Casoria (36).
A Napoli dall’inizio dell’anno sono ben 199 i giorni di superamento complessivi nelle sette centraline che monitorano la città.
“In una fase d’emergenza sono necessari ma non sufficienti gli interventi che riguardano il blocco delle auto. Prioritario – osserva il presidente Legambiente Campania, Michele Buonomo – mettere finalmente mano a nuove politiche di mobilità incentrate su uno svecchiamento del parco autobus puntando su mezzi al metano, su un trasporto pubblico locale moderno, treni per pendolari e mobilità alternativa, dalle biciclette al car sharing dal trasporto pendolare su ferro alla promozione della mobilità elettrica, e investire nella riqualificazione energetica degli edifici, garantendo così una riduzione nelle emissioni dagli impianti di riscaldamento domestici”.
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