Una giornata di studio per la presentazione del progetto di recupero e valorizzazione degli scavi archeologici del monastero Santissima Trinità, quella in programma sabato 30 aprile, alle ore 17, presso l’auditorium di Villa Rufolo, a Ravello, promosso dall’amministrazione comunale e dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali.
Dopo i saluti di Paolo Vuilleumier, sindaco di Ravello, Paolo Imperato, presidente dell’associazione Ravello Nostra, Alfonso Andria, presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e Maria Giovanna Riitano, direttore del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno, seguiranno gli interventi di Rosa Fiorillo, docente di Archeologia Medievale all’Università di Salerno, Pasquale Palumbo, assessore all’Ambiente del Comune di Ravello, Rosa Zeccato, responsabile Utc del Comune di Ravello, e dei tecnici Pio Manzo, Salvatore Amato, Luigi Criscuolo, Pasquale Ruocco, Arianna Villani e Maria Carla Sorrentino.
“Il monastero Santissima Trinità rappresenta un importante tesoro della nostra città – spiega il sindaco Vuilleumier – Il progetto che presenteremo sabato, è il frutto della forte sinergia con enti, istituzioni ed il mondo dell’associazionismo ravellese, che hanno costituito un tavolo di lavoro, coordinato dal Centro Universitario Europeo con la partecipazione del Comune di Ravello, per verificare le possibilità di valorizzazione del sito. Un complesso situato sul percorso che da piazza Duomo conduce a Villa Cimbrone e che potrebbe dunque diventare un’ulteriore occasione di attrazione turistica. Di qui la costituzione di una Ats partecipata dal Comune di Ravello, dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Salerno ed Avellino, dal Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università di Salerno, dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e dall’associazione Ravello Nost ra che ha beneficiato di un finanziamento di 200mila euro, ottenuto a seguito della partecipazione all’ avviso pubblico bandito dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la finalità di coinvolgere i giovani fino a 35 anni in progetti di enti ed organizzazioni del privato sociale, al fine di incentivare l’ottimizzazione e la fruizione dei beni pubblici da parte della collettività”.
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