Il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, due decreti di attuazione della riforma Madia, che vanno a correggere i testi originari, già in vigore, parzialmente ritenuti illegittimi dalla Corte Costituzionale.
Nel dettaglio, i provvedimenti riguardano i licenziamenti disciplinari e il taglio delle partecipate.
Nel primo decreto viene previsto un maggior termine per esercitare l’azione di risarcimento per i danni di immagine alla pubblica amministrazione, provocati dalle condotte fraudolente punite dal licenziamento. La denuncia al pubblico ministero e la segnalazione alla competente Procura regionale della Corte dei conti avverrà, ora, entro 20 giorni, e non più 15, dall’avvio del procedimento disciplinare, in modo da evitare un eccessivo accavallamento dei termini e delle procedure poste a carico delle pubbliche amministrazioni. Lo stesso avverrà per il caso in cui la Procura della Corte dei conti, quando ne ricorrono i presupposti, ed entro 150 giorni, non più 120, dalla conclusione della procedura di licenziamento, potrà procedere per danni di immagine della pubblica amministrazione nei confronti del dipendente licenziato per assenteismo.
Il secondo decreto stabilisce che sono ammesse le partecipazioni nelle società aventi per oggetto sociale la produzione di energia da fonti rinnovabili e che le università possono costituire società per la gestione di aziende agricole con funzioni didattiche.
Nel caso di partecipazioni regionali, l’esclusione, totale o parziale, di singole società dall’ambito di applicazione della disciplina, può essere disposta con provvedimento motivato del Presidente della Regione, adottato in ragione di precise finalità pubbliche nel rispetto dei principi di trasparenza e pubblicità.
Il termine per la ricognizione, in funzione della revisione straordinaria, di tutte le partecipazioni possedute, in scadenza il 23 marzo 2017, è portato al 30 giugno 2017 per dare tempo alle amministrazioni di adeguarsi al decreto. E’ prorogato al 30 giugno 2017 il termine entro il quale le società a controllo pubblico effettuano una ricognizione del personale in servizio, per individuare eventuali eccedenze. Infine, viene fissato al 31 luglio 2017 il termine per l’adeguamento delle società a controllo pubblico alle disposizioni in tema di governance societaria.
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