di Luigi D’Alise
Il 2024 segna un doppio anniversario per la Rai: settant’anni di televisione, una storia iniziata il 3 gennaio 1954, e cento della radio, che esordì il 6 ottobre del 1924.
Quella mattina, esattamente alle ore 11, la prima annunciatrice, Fulvia Colombo, diede il via alle “trasmissioni televisive regolari del Programma Nazionale”, in un Paese povero e semianalfabeta, che viveva in condizioni igieniche precarie e usava il treno come mezzo principale di trasporto.
Quando nasce la tivvù, pochi ne possiedono una. Costa circa ducentomila lire e sono necessarie le rate per portarsela a casa. Per questo intere famiglie passano le serate (con consumazione obbligatoria) nei bar e nei locali che possiedono un apparecchio, o dal vicinato più ricco.
Il primo programma in assoluto, quella domenica del ’54, fu “Arrivi e partenze”, condotto da Mike Bongiorno, mentre la sera stessa andò in onda la prima “Domenica sportiva”, il più longevo della televisione italiana.
Buon compleanno, Rai
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.