di Luigi D’Alise
La tendenza del mondo occidentale, europeo in particolare, è quella di esorcizzare il male proiettandolo su etnie e su comportamenti che ci appaiono diversi dai nostri.
Parole di Giovanni Falcone, quelle che vibrano con la loro sconcertante (perché ancora maledettamente attuale), nell’ennesima rilettura del libro “Cose di Cosa Nostra”.
Se vogliamo combattere efficacemente la mafia, spiegava il suo “nemico numero 1”, non dobbiamo trasformarla in un mostro, né pensare che sia una piovra o un cancro.
Dobbiamo riconoscere che ci rassomiglia
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