di Luigi D’Alise
Quando pensi al ciclo delle stagioni, non devi pensare solo ai calendari.
Se vai nei campi domani mattina, vedi il bianco della brina e la foschia che ristagna alle caviglie. I germogli scrocchiano sotto i tuoi passi.
Cronache dal tempo che fa è la nuova rubrica del Giornale della Protezione Civile dedicata alle conseguenze della crisi climatica sulle attività umane. L’agricoltura inaugura la serie di articoli, con la sezione “Terra Magra”.
E quale migliore occasione, con la Giornata mondiale dell’alimentazione che si celebra oggi.
La terra a volte è dura anche d’estate, scrive Giovanni Peparello, quando i campi sono polverosi e gialli, e secchi, e sono percorsi da crepe. Quando piove, piove tutto insieme, e l’acqua scivola via sul campo come su un piatto di coccio. Niente penetra e niente si inzuppa. Se l’acqua ristagna, nell’umido attecchisce la muffa.
Noi ci siamo in mezzo, a questo cambiamento, davanti allo scaffale del supermercato, o alla porta del frigo aperta, ma non ce ne accorgiamo.
Ancora
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