Tra le associazioni e le fondazioni riconosciute soltanto gli enti di diritto privato sono ammessi tra i destinatari della quota del cinque per mille dell’Irpef. Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate con una circolare diffusa oggi, che passa in rassegna i profili, inclusi quelli operativi, dei soggetti che possono accedere al beneficio. In particolare, l’assenza di fini di lucro costituisce un elemento essenziale per l’attribuzione del cinque per mille. La circolare precisa, inoltre, che gli enti che hanno cessato la propria attività, o l’attività che dà diritto al beneficio, non hanno diritto a percepire il contributo. Qualora la quota spettante del sia stata già erogata, questa deve essere recuperata.
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