Tra aprile e giugno, i nuovi rapporti di lavoro sono stati 2,45 milioni, mentre i contratti cessati sono stati 2,19 milioni. Il saldo è dunque positivo, ma tra le interruzioni sono aumentate quelle promosse dal datore di lavoro (+8,1%), mentre si sono ridotte quelle su richieste dal lavoratore (-24,9%), e in particolare sono aumentati i licenziamenti (+7,4% sul secondo trimestre 2015).
A rendere noti i dati è il ministero del Lavoro. Nel dettaglio, i licenziamenti sono stati 221.186, 15.264 in più rispetto al secondo trimestre 2015. Sono invece diminuite le chiusure di contratto dovute alla cessazione dell’attività del datore di lavoro (-10,3%). E tra le cessazioni richieste dal lavoratore sono in calo considerevole sia le dimissioni (293.814, pari a -23,9%) sia i pensionamenti (13.924 , -41,4%)
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