Con 451 voti a favore, 147 contrari e 42 astensioni, il Parlamento Ue ha chiesto agli Stati membri di introdurre il reddito minimo nel proprio ordinamento.
Secondo le stime del Parlamento Ue, quasi 120 milioni di persone, circa il 25% della popolazione comunitaria, sono a rischio di povertà ed esclusione sociale. I bambini, le donne, i disoccupati, i nuclei familiari monoparentali e le persone con disabilità sono considerati particolarmente vulnerabili.
Il Parlamento aveva già sottolineato l’importanza dei regimi di reddito minimo a gennaio nella risoluzione su un pilastro europeo dei diritti sociali.
Per migliorarne l’efficacia del provvedimento, il Parlamento ha proposto di fissare un reddito minimo utilizzando la soglia di rischio di povertà e altri indicatori Eurostat, garantire alla misura un finanziamento pubblico adeguato, rendere i regimi di reddito minimo più adattabili alle esigenze dei più vulnerabili, e rivedere i requisiti per garantire che siano coperte tutte le persone bisognose.
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