Troppi i compiti assegnati dagli insegnanti per le vacanze di Natale. Due settimane di pausa dalle lezioni che, però, si trasformano in ore passate sui libri per smaltire problemi di matematica, temi d’italiano, libri da leggere e argomenti da ripassare. Un carico di lavoro che 8 studenti su 10 ritengono eccessivo. A raccogliere il loro sfogo è stata Skuola.net che, intervistando 1800 ragazzi delle scuole medie e superiori.
Si fanno delle battaglie per abolire i compiti a casa. I professori rispondono riempendo il diario dei propri alunni anche durante le festività. Solo il 18% dei docenti, infatti, avrebbe risparmiato questa fatica supplementare agli studenti. Mentre l’82% non si sarebbe fatta scrupoli, assegnando un bel po’ di esercizi. Una cosa che il 36% dei loro alunni ritiene ingiusta, mentre il 50% li accetta a condizione che non siano troppi; il 9% vorrebbe solo libri da leggere; appena il 5% pensa sia assolutamente giusto. Compiti che, come detto, sono stati ben digeriti da pochissimi ragazzi: a valutare ragionevole la mole di lavoro è appena il 20% del campione.
La materia regina? Senza dubbio l’Italiano. Il 33% degli studenti dovrà dedicare il tempo maggiore ad autori, opere, poesie ed elaborati da svolgere. A cui andranno aggiunti le classiche letture: il 70% dei ragazzi, al ritorno in classe, dovrà fare la relazione di almeno un testo (il 28% ne dovrà portare uno solo, il 20% due, il 9% tre, il 13% addirittura più di tre); appena 1 su 3, invece, si è salvato dal libro obbligatorio. Completano il podio delle materie più assegnate altre due discipline immancabili: la matematica, in cima a tutte le altre per il 24% degli studenti (a far lievitare il dato sono soprattutto quelli che frequentano il liceo scientifico) e l’accoppiata latino-greco (imprescindibile per chi va al classico) che con il 12% occupa la terza piazza. Diffuso anche il ripasso delle lingue straniere: per l’11% saranno i compiti più impegnativi.
Ma non è detto che questa grande quantità di esercizi verrà poi effettivamente svolta. Solo il 50% degli intervistati, infatti, ha intenzione di terminarli tutti entro il 6 gennaio. Ciò significa che 1 studente su 2 tornerà tra i banchi dopo la sosta natalizia senza essersi applicato a dovere: il 36% farà una parte dei compiti e il resto li copierà, il 7% li copierà dall’inizio alla fine mentre un altro 7% non si preoccupa affatto del problema e si presenterà davanti al prof senza aver fatto nulla.
Tra questi ultimi il 37% rischia grosso ma, in fondo, non si preoccupa delle conseguenze. Il 29%, invece, ignorerà i compiti perché già sa che gli insegnanti non li correggeranno (e un altro 4% ci penseranno i genitori a giustificarli). Del resto ci sono modi migliori per occupare il tempo libero. Chi, tra ‘copioni’ e audaci, lascerà nel cassetto libri e quaderni ha già le idee chiare: il 41% starà il più possibile con gli amici, il 22% si dedicherà ai propri interessi, il 18% si godrà la famiglia, il 16% farà un viaggio.
E chi, al contrario, ci vuole provare? Più della metà – 55% – farà tutto da solo. Ma il resto del campione – il 45% – si guarderà intorno: il 30% cercherà aiuto tra i compagni di scuola, il 12% chiederà una mano ai genitori, il 3% a qualche altro parente. Uno sforzo che, per il 43% dei ragazzi, sarà concentrato tra i 5 e i 10 giorni (in pratica tutti quelli ‘non festivi’); il 27% tenterà di limitare lo studio entro i 5 giorni. Quasi un terzo, però, teme di dover sacrificare quasi tutte le vacanze di Natale per finire i compiti: il 18% dai 10 ai 15 giorni, il 12% più di 15 giorni, dunque festività comprese.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.