Svelato il mistero dei bagliori nel cielo che annunciano l’arrivo di scosse di terremoto. Queste “luci sismiche”, avvistate anche nel 2009 a L’Aquila, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Seismological Research Letters, e condotto da ricercatori, guidati da Robert Thèriault geologo del ministero delle Risorse Naturali del Quebec in Canada, sono legate ad un rapido accumulo dell’energia intrappolata tra le faglie del sottosuolo.
Le luci possono assumere diverse varietà di forme, tra cui le principali sono sfere ferme o fluttuanti nell’aria. I ricercatori hanno esaminato 65 casi di luci correlate con i terremoti a partire dal 1600, l’80% dei quali avevano una magnitudo superiore a 5.0 della scala Richter.
Secondo gli esperti la corretta interpretazione delle Eql, EarthQuake Light, potrebbe in futuro rendere possibile intuire l’arrivo di un sisma.
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