Sono poche le informazioni sulle condizioni di salute di Michael Schumacher, da dicembre ricoverato in coma presso l’ospedale di Grenoble. Le uniche ufficiali, provenienti dalla voce della sua manager, Sabine Kehm, riferiscono che il campione tedesco è ancora nella fase di risveglio.
A gettare in ansia i tifosi sono oggi le parole dell’ex medico della Formula 1, Gay Herstein, che sulle pagine del tabloid Sun avverte che “sarà meglio prepararsi al peggio”.
Secondo il medico, il fattore tempo è il peggiore avversario di Schumacher nella sua lotta per sopravvivere al grave infortunio al cranio occorsogli nella caduta sulla pista di sci di Maribel.
“Di solito – dice Harstein – i pazienti che sono in uno stato vegetativo prolungato vivono per qualche mese, o pochi anni. Poi muoiono di infezioni respiratorie o urinarie. Ci sono casi di sopravvivenze più lunghe, ma sono eccezionali”.
Dichiarazioni che non sono state commentate dall’entourage del pilota tedesco, la cui posizione in queste settimane è sempre stata ferma nel chiedere ai media di non prendere in considerazione notizie non divulgate in via ufficiale.
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